Metaverso

Metaverso: ambiente sociale virtuale, frutto della convergenza tra diverse tecnologie, in cui gli utenti possono interagire fra loro e con l’ambiente che li circonda in modo più diretto e immediato rispetto ai tradizionali social network, rendendo più coinvolgente e immersiva l’esperienza mediale.

Come si entra nel metaverso? Basta avere un computer o uno smartphone connesso a Internet e un account su una delle varie piattaforme che offrono l’esperienza della realtà virtuale, a cui è possibile accedere tramite browser, app o appositi device come i visori VR.

In alcuni casi, però, per accedere al mondo virtuale vengono richiesti ulteriori requisiti, come ad esempio il possesso di uno specifico visore nel caso del metaverso di Meta (ex Facebook) o l’utilizzo di un wallet contenente determinate criptovalute per effettuare acquisti all’interno della piattaforma; così, ad esempio, MANA è la valuta di Decentredland, mentre la piattaforma The Sandbox usa SAND.

Metaverso centralizzato vs metaverso decentralizzato

Con riferimento alla struttura del metaverso si distingue tra:

– Metaverso centralizzato: le tecnologie sono fornite e gestite da un’unica entità, l’azienda proprietaria della piattaforma, che evidentemente è libera di gestire quest’ultima in maniera autonoma. Come avviene per i social network, i contenuti prodotti dagli utenti all’interno di questi ambienti digitali appartengono alla società editrice della piattaforma. Horizon Worlds di Meta è un esempio di metaverso centralizzato.

– Metaverso decentralizzato: le tecnologie sono gestite in modo autonomo da una DAO (Decentralized Autonomous Organization), ovvero da un’organizzazione governata attraverso regole codificate in specifici Smart Contract eseguiti su una blockchain. Decentredland, che è una piattaforma open source basata sulla blockchain di Ethereum, è un esempio di metaverso decentralizzato. Proprio grazie all’utilizzo di tecnologie come la blockchain, gli utenti iscritti a queste piattaforme godono di una maggiore influenza sull’ecosistema in cui si trovano: i contenuti prodotti e gli oggetti digitali acquistati restano di loro proprietà.

L’uso della Blockchain, infatti, garantisce non soltanto la sicurezza e la trasparenza delle transazioni digitali effettuate mediante criptovalute, ma anche la proprietà degli oggetti digitali, come gli NFT, che possono essere acquistati nel metaverso.

Tra le tecnologie alla base del metaverso occorre menzionare anche:

– Gli NFT o token non fungibili: sono asset digitali basati su tecnologia blockchain, che identificano in modo univoco un oggetto digitale, come un’immagine, un video o un’opera d’arte, garantendo l’unicità e l’autenticità dello stesso. Gli NFT rappresentano una forma di proprietà di un bene digitale ottenuta mediante pagamento tracciabile: ogni transazione di compravendita viene registrata sulla blockchain in modo indelebile e non modificabile e tale informazione risulta facilmente accessibile da chiunque, in qualsiasi momento.

– La realtà virtuale (VR): permette di ricreare un ambiente tridimensionale, reale o immaginario, in cui le persone possono muoversi e interagire fra loro e con gli elementi digitali che compongono l’ambiente virtuale in cui ci si viene proiettati. Si accede alla VR attraverso delle periferiche, quali visori, auricolari, guanti e controller che permettono di percepire suoni e sensazioni tattili.

– La realtà aumentata (AR): permette di arricchire l’esperienza sensoriale dell’utente nell’ambiente reale in cui si trova, offrendo informazioni che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. I Google Glass sono un esempio di realtà aumentata, così come il gioco Pokemon Go o i filtri dell’app Snapchat.

Possibili utilizzi e applicazioni del metaverso

Le applicazioni del metaverso possono essere molteplici e riguardare diversi ambiti, tra cui il gaming, l’intrattenimento, il business, l’istruzione e la formazione professionale. Ma prima di vederle nel dettaglio occorre soffermarsi su di una caratteristica fondamentale del metaverso.

Metaverso o metaversi? Oggi si tende a non parlare più di metaverso al singolare ma di “molteplicità di metaversi”: un ecosistema di mondi virtuali tridimensionali tra loro interconnessi, anche se con interoperabilità limitata.

Più nel dettaglio, l’interoperabilità nel metaverso risiede nella possibilità per l’utente di spostarsi da un mondo virtuale all’altro mantenendo la propria identità digitale e i propri beni virtuali. Ebbene, ad oggi, non esiste un’interoperabilità totale tra le diverse piattaforme, che anzi appaiono come universi chiusi e disconnessi tra loro.

Fatta questa dovuta premessa, vediamo ora i campi di applicazione più diffusi e cioè:

– Il gaming. Il metaverso permette di creare e partecipare a esperienze di gioco immersive e interattive, dove gli utenti possono esplorare mondi virtuali, collaborare con altri giocatori e scambiare beni e servizi digitali. Fra gli aspetti più interessanti del metaverso di Meta vi è proprio la possibilità di creare giochi originali sfruttando le risorse messe a disposizione dei creator dalla piattaforma. Fra le piattaforme di gaming più note ricordiamo Fortnite e Roblox.

– Il virtual workplace. Oltre che per svago, il metaverso può essere utilizzato per simulare situazioni reali in ambito lavorativo. Esso, infatti, offre la possibilità di lavorare da remoto in ambienti virtuali che simulano gli spazi di lavoro reali, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra i colleghi. Tra le piattaforme emergenti in questo campo troviamo Horizon Workrooms di Meta e Mesh di Microsoft.

– La formazione. Il metaverso offre la possibilità di creare e fruire di percorsi formativi innovativi e personalizzati, basati sulla realtà virtuale, che stimolano l’apprendimento e l’engagement degli utenti. Un esempio di metaverso applicato al campo della formazione è Engage: una piattaforma di apprendimento sociale che permette agli utenti di creare e partecipare a lezioni, corsi, conferenze e workshop in ambienti virtuali 3D. Gli utenti interagiscono tra loro e con i docenti tramite avatar personalizzati e chat vocali.

– Il marketing e la comunicazione. Il metaverso offre ai brand nuove opportunità di promozione e di coinvolgimento dei clienti, attraverso la creazione di eventi, campagne pubblicitarie e contenuti interattivi nel mondo virtuale. Sono sempre di più le aziende che investono nel metaverso per rivolgersi in maniera diretta alle nuove generazioni. L’obiettivo è quello di promuovere il proprio brand e creare engagement con il proprio pubblico.

Fra i tanti esempi si possono citare NikeLand o il Gucci Garden, spazi virtuali creati all’interno della piattaforma Roblox, dove i visitatori possono muoversi ed esplorare l’ambiente brandizzato che li circonda, provare e acquistare capi di abbigliamento e accessori per i propri avatar e partecipare a eventi online, come la presentazione delle nuove collezioni.

L’interesse nell’applicazione di queste nuove tecnologie da parte dei grandi brand è dovuto proprio alle grandi opportunità offerte dal metaverso da un punto di vista di marketing. Si pensi ad esempio alla Metaverse Fashion Week (o MVFW), un evento di moda virtuale che si svolge sulla piattaforma Decentraland. Alla sua seconda edizione nel 2023, la MVFW ha visto la partecipazione di più di 50 brand del lusso, che hanno presentato le loro collezioni tramite sfilate e hanno mostrato i propri flagship store con camerini virtuali.

In conclusione

il metaverso è una realtà in continua evoluzione, che promette di rivoluzionare il modo in cui le persone si relazionano tra loro e con il mondo digitale e che, dunque, offre nuove opportunità e sfide alla nostra esperienza online. Come abbiamo visto, infatti, esso può creare esperienze interattive e personalizzate, che coinvolgono gli utenti e generano valore. In definitiva, il metaverso non è solo una tecnologia, ma una visione del futuro in cui le persone potranno vivere esperienze immersive e personalizzate in mondi virtuali sempre più integrati con la realtà fisica.