Realtà virtuale: simulazione di un ambiente reale per mezzo di tecnologie elettroniche e informatiche. Attraverso l’uso di dispositivi appositamente concepiti a tal scopo, come visori VR e controller di movimento, l’utente può interagire con il mondo virtuale che lo circonda, come se fosse realmente immerso in quell’ambiente.

Siamo in un momento storico in cui la tecnologia ha raggiunto un grado di sviluppo tale da rendere sempre più sottili i confini tra il mondo reale e quello digitale. Una delle innovazioni più entusiasmanti che ha preso piede negli ultimi anni è la realtà virtuale, la quale sfrutta sempre più le potenzialità dell’intelligenza artificiale.

La virtual reality (VR) offre molteplici possibilità di utilizzo: trova applicazione sia nel campo dell’intrattenimento e dei videogiochi sia in ambiti professionali come nell’educazione, nell’architettura, nella medicina e in molti altri settori ancora. Ad esempio, la realtà virtuale può diventare uno strumento di apprendimento in più per le nuove professionalità del comparto delle costruzioni, offrendo loro simulazioni interattive che consentono di acquisire competenze pratiche in un ambiente sicuro ed efficiente.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo anzitutto di dare una definizione di realtà virtuale, per poi inquadrare le principali tipologie in cui essa può manifestarsi.

Cos’è la realtà virtuale e come funziona

La realtà virtuale può essere definita come un ambiente simulato tridimensionale, generato mediante l’impiego di dispositivi informatici, che offre all’utente la possibilità di interagire in tempo reale con gli oggetti circostanti, dando così l’impressione di trovarsi realmente in quell’ambiente.

Visori per la vista, guanti per il tatto e auricolari per l’udito sono il ponte tra il mondo reale e quello virtuale, poiché veicolano ai sensi l’ambiente digitale e consentono una immersione completa nella simulazione. Grazie ai sensori di movimento e ai controller, poi, è possibile tracciare con precisione i movimenti dell’utente, consentendo a quest’ultimo un’interazione naturale e fluida con l’ambiente virtuale.

Le principali tipologie di realtà virtuale

Esistono diverse tipologie di realtà virtuale, ognuna con le sue peculiarità. Di seguito una breve descrizione delle 3 principali: VR immersiva, VR non immersiva e VR mista.

– Realtà virtuale completamente immersiva (Fully Immersive Virtual Reality)

La realtà virtuale immersiva crea un nuovo ambiente digitale e tridimensionale, che può simulare o differire completamente dal mondo reale, in cui l’utente si immerge, isolandosi dal contesto reale. Chi la sperimenta ha, dunque, l’impressione di trovarsi realmente immerso in quell’ambiente, grazie all’impiego di dispositivi tecnologici come visori, sensori di movimento e controller. La VR immersiva offre agli utenti l’esperienza di simulazione più realistica nell’ambito del mondo virtuale. Mediante l’uso di un visore VR si crea un effetto 3D stereoscopico che unito al tracciamento dell’input (mani, corpo, testa o voce) consente all’utente di immergersi e interagire con un mondo 3D.

– Realtà virtuale non immersiva (Non-immersive Virtual Reality)

La realtà virtuale non immersiva offre un’esperienza di simulazione meno coinvolgente rispetto alla VR immersiva, ma consente agli utenti di rimanere connessi all’ambiente fisico circostante. Per questo tipo di realtà virtuale, non è necessario l’uso di un visore VR e di un sistema di tracking dei movimenti dell’utente. La VR non immersiva è generata con computer o console per videogiochi e con l’ausilio di dispositivi di input come tastiere, mouse e controller. I videogiochi sono il classico esempio di esperienza VR non immersiva, dato che il giocatore controlla l’ambiente circostante per mezzo di personaggi e non lui stesso al ‘centro’ della simulazione.

– Realtà virtuale semi-immersiva (Semi-Immersive Virtual Reality)

Una realtà virtuale semi-immersiva è una combinazione di VR immersiva e non immersiva. Si tratta di una tecnologia generata da un computer o da un box VR che non crea un ambiente completamente immersivo, ma offre comunque all’utente la possibilità di muoversi come se fosse davvero all’interno di un mondo virtuale. Ad esempio, Gear vr, che è il visore di Samsung realizzato in collaborazione con Oculus, utilizza uno smartphone per accedere alla realtà virtuale.

La differenza tra realtà virtuale, realtà aumentata e realtà mista

La realtà aumentata (Augmented Reality o AR) può essere definita come un’esperienza interattiva che potenzia la percezione sensoriale che l’utente ha del mondo reale, aggiungendo informazioni che altrimenti non potrebbero essere percepite con i cinque sensi. La realtà aumentata, dunque, arricchisce l’esperienza dell’utente, offrendo informazioni e contenuti digitali generati mediante l’utilizzo di dispositivi informatici e l’ausilio di software, app e hardware come gli occhiali AR.

La realtà virtuale implica la creazione un nuovo ambiente, interamente digitale, che isola l’utente dal contesto reale. Nella AR, invece, l’ambiente reale resta immutato, ma viene arricchito da informazioni multimediali aggiuntive. Inoltre, a differenza della realtà virtuale che richiede l’uso di dispositivi dedicati, la realtà aumentata può essere fruita da device mobili come smartphone e tablet o anche semplicemente da pc dotati di fotocamera.

La Realtà mista (Mixed Reality o MR), infine, combina realtà virtuale e realtà aumentata permettendo all’utente di interagire con il mondo reale e l’ambiente virtuale simultaneamente, manipolando oggetti fisici e virtuali. Gli esempi sono numerosi e vanno dai semplici filtri AR che si usano su Instagram ai visori più avanzati come Meta Quest 3 e Apple Vision Pro. Il suo obiettivo è quello di creare esperienze immersive e interattive che combinino il meglio del mondo fisico e di quello virtuale, aprendo nuove prospettive e possibilità nella fruizione e nell’interazione con contenuti digitali.

In conclusione

I sistemi di realtà virtuale offrono grandi potenzialità sia per i consumatori che per le aziende. Da un lato, rappresentano un’evoluzione significativa nell’informazione e nell’intrattenimento, consentendo ai consumatori di immergersi in esperienze coinvolgenti e realistiche. Dall’altro lato, abilitano nuove modalità di business per le aziende, aprendo porte a innovazioni, collaborazioni e soluzioni che prima erano impensabili.

Se per le persone, la virtual reality offre la possibilità di esplorare mondi virtuali, partecipare a giochi interattivi e sperimentare viaggi virtuali, per le aziende è una grande opportunità per migliorare la customer experience, fornendo simulazioni realistiche e interattive di prodotti e servizi che possono influenzare i processi d’acquisto. La capacità di interagire con gli oggetti virtuali e di esplorarli in modo realistico, infatti, offre all’utente un’esperienza più completa e coinvolgente rispetto alla fruizione dei media tradizionali. Questo sta spingendo sempre più aziende a esplorare e adottare questa tecnologia come parte integrante delle loro strategie di marketing e vendita.

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