Royalty: compenso commisurato agli utili, alla produzione o al fatturato che viene riconosciuto in favore di chi cede i diritti di fabbricazione, di sfruttamento, di commercializzazione di prodotti o concede l’utilizzo di determinate fonti produttive, brevetti, processi di fabbricazione.

Il termine royalty, di origine anglosassone ma da tempo divenuto di uso comune nel linguaggio internazionale, era in origine usato per designare la percentuale sugli utili netti che il titolare del diritto di sfruttamento di giacimenti minerari doveva corrispondere allo Stato o al privato titolare del diritto di proprietà sui minerali del sottosuolo. Di norma, il concessionario era, ed è tuttora, soggetto al pagamento di canoni proporzionati alla superficie coperta dai titoli minerari e al pagamento di una royalty commisurata all’entità dello sfruttamento effettuato.

La parola royalty, oggi, è più frequentemente usata al plurale (royalties) per indicare il compenso riconosciuto al proprietario di un prodotto o di un marchio o al titolare di un brevetto o di una opera intellettuale come corrispettivo della concessione di utilizzare il prodotto, marchio, brevetto, opera intellettuale per fini commerciali. Così, ad esempio, gli accordi di licenza solitamente prevedono che il licensee paghi al licensor una royalty per il diritto all’uso in licenza del marchio; royalty calcolata in proporzione alle vendite nette dei prodotti in licenza (vedi licensing per approfondimenti). Le royalties sono oggi applicate in molti settori dell’industria e possono assumere numerose forme, essendo il risultato della negoziazione fra le controparti.

 

Royalty

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi